Da molto tempo il L.C. Vinci Leonardo da Vinci collabora insieme ad AIRC per la raccolta fondi in favore alla ricerca contro il cancro, in occasione della Giornata Nazionale dedicata alla vendita delle arance nelle piazze italiane. Ogni anno –fino al 2021- i soci del L.C. Vinci si sono riuniti nella Piazza principale di Vinci per la vendita delle arance. Quest`anno c`è stata una collaborazione con il Club Leo Valdelsa Fiorentina Unitas, rappresentato dalla Vice Presidente Eryka Gaggielli.
Nel 2021, a causa della pandemia, la vendita in piazza fu sospesa ma non la raccolta fondi, infatti l’AIRC decise di porre in vendita al posto del frutto, vasetti di miele e marmellata; il Service ebbe comunque un buon riscontro e successo pur mancando lo spirito, che tradizionalmente anima la giornata ed il contatto con il pubblico del territorio, ormai legato all’iniziativa tanto da attendere la Giornata come un vero e proprio affiliato.
Quest`anno il L.C. Vinci ed AIRC, in linea con le direttive Nazionali, hanno consentito la vendita al pubblico all’aperto.
Dopo questa assenza, il Pubblico era desideroso di tornare a partecipare e contribuire all’iniziativa benefica, quindi ha risposto in maniera veramente sorprendente.
Il L.C. Vinci ha aumentato la capacità di vendita dei prodotti di un 30% e nel giro di poche ore tutta la merce è esaurita, al punto che non è stato possibile accontentare le ultime richieste. E` anche stato introdotto un nuovo punto vendita: oltre che in Piazza è stato posizionato un banchino presso la sede del Club al Golf Bellosguardo. Qui è stata fatta la vendita diretta, ma inoltre l’Associazione Sportiva ha acquistato un quantitativo di prodotti che hanno rappresentato i vari premi dei vincitori della gara, che si è tenuta il giorno stesso.
In occasione della Premiazione il Presidente del L.C. Vinci è intervenuta per spiegare l’iniziativa: il Service Lions in collaborazione con AIRC e per ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta fondi attivamente.

Tutto ciò ci riempie di orgoglio e non solo per il fatto di essere stati soggetti parte del Service ed aver contribuito attivamente ad una causa così importante, ma anche e soprattutto perché l’evento in presenza, il contatto con il pubblico e l’interazione con le persone, ci hanno dimostrato che il Covid non ha sconfitto il cuore e la generosità, niente affatto, ma anzi ha dato loro una ragione ancora più valida per credere nello studio e nella ricerca per il bene della comunità e delle generazioni che verranno.